Cronicità, Schillaci: “Obesità, epilessia, endometriosi nel Piano al vaglio della Conferenza Stato-Regioni”

In attesa del via libera della Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione definitiva, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, torna a parlare del nuovo Piano nazionale della cronicità.

In occasione del convegno “Verso il nuovo Piano nazionale cronicità: prospettive e proposte”, organizzato martedì 11 febbraio al Senato, il Ministro ha sottolineato che il documento prevede un ampliamento delle patologie incluse, “con particolare attenzione a obesità, epilessia ed endometriosi”.

Schillaci ha sottolineato che “l’invecchiamento della popolazione ha portato a un incremento significativo delle patologie croniche, che oggi colpiscono oltre il 43% degli italiani e assorbono l’80% della spesa sanitaria. Di fronte a questa realtà serve un nuovo approccio che metta al centro la prevenzione, la diagnosi precoce e una presa in carico più efficace, capace di garantire cure adeguate su tutto il territorio nazionale”. L’obiettivo è anche “rafforzare la continuità assistenziale e promuovere una sanità più vicina ai bisogni reali delle persone”, ha aggiunto il Ministro, secondo il quale l’attuazione di questi interventi richiede “uno sforzo congiunto tra istituzioni, operatori sanitari e associazioni di pazienti. Solo attraverso un’azione condivisa – ha concluso Schillaci – sarà possibile rendere il sistema sanitario più efficiente e sostenibile nel lungo periodo”.

In linea con questa richiesta di collaborazione, nel campo dell’obesità le farmacie sono impegnate nella campagna di educazione sanitaria “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme”, l’iniziativa promossa da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma. Il Piano cronicità, infatti, individua nelle farmacie dei presidi adatti a rilevare i soggetti a rischio di obesità, attraverso la realizzazione di programmi di educazione e di campagne di prevenzione rivolti alla popolazione generale per promuovere la consapevolezza sull’obesità come patologia cronica e sui fattori di rischio; contrastare lo stigma sociale; coinvolgere le farmacie come punti di riferimento per la prevenzione e l’orientamento ai servizi sul territorio e raccogliere dati utili per migliorare la percezione e la gestione del rischio obesità.